Aprire uno studio commercialista

Aprire uno studio commercialista

Uno studio di commercialista, necessita di una serie di permessi per essere aperto e per esercitare, oggi visioneremo questo aspetto.

Come avviare uno studio di dottore commercialista

Avviare questo genere di studio risulta piuttosto complesso in special modo in virtù degli alti costi iniziali e della complessità nel procacciarsi i primi clienti.

Studi di settore sostengono che al fine di mettersi in proprio, occorrono tra i 30.000 e i 70.000 euro.

Ma in via eventuale è possibile rivolgersi a molte banche che erogano sovvenzioni ai professionisti.

Fin qui sembra che sussistano unicamente aspetti negativi nell’aprire uno studio commercialista, in realtà ci sono anche aspetti positivi visto che uno studio commercialista rimane un ottimo investimento, in special modo se riesci ad aggregarti ad altri commercialisti andando così a dividere le spese.

La professionalità

Il dottore commercialista è un professionista capace di offrire servizi primari alle imprese.

Questa figura professionale è specializzata nella gestione patrimoniale per ciò che attiene la materia fiscale, tributaria e giuridica, inoltre va ad amministrare e liquidare società, patrimoni ma anche singoli beni, garantisce consulenza giuridica e commerciale, prende in esame bilanci, conti, scritture e tutti quei documenti contabili ascrivibili alla società che ad esso si affida.

A ciò si aggiunge l’eventuale nomina che può ottenere, questa nomina riguarda il titolo di revisore di bilancio per le aziende nella quali è previsto il controllo legale dei conti.

Ma quali sono i requisiti necessari ad avviare questa professione?

Professione di dottore commercialista

La professione in Dottore Commercialista è regolamentata dal decreto legislativo n. 139 del 28 giugno 2005, questa Norma ne va a delineare l’ordinamento a seguito dell’unificazione dell’Albo dei dottori commercialisti con quello dei ragionieri e periti commerciali.

Per esercitare questa professione occorre aver ottenuto una laurea quinquennale di secondo livello in:

• Scienza dell’Economia

• Scienze economico-aziendali

• o in Economia e Commercio

a ciò si aggiunge il tirocinio di tre anni, che va svolto presso un dottore commercialista che sia iscritto all’Albo, quest’ultimo andrà a rilasciare il Certificato di compimento del tirocinio e il superamento dell’esame di Stato al fine di conseguire l’abilitazione all’esercizio della professione, successivamente occorre fare domanda di iscrizione all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Se si intende svolgere questa professione, occorre sapere che la figura del commercialista è incompatibile con le seguenti professioni:

1. notaio

2. giornalista professionista

3. attività d’impresa (sia in nome proprio che per conto di altri)

4. produzione di beni e servizi

5. trasporto e spedizioni

6. attività professionali bancarie, assicurative e agricole

7. mediatore

8. appaltatore di servizi pubblici

9. concessionario della riscossione tributi

10. promotore finanziario.

Avviare uno studio commercialista

In conclusione è bene ricordare che per aprire uno studio di dottore commercialista è bene acquisire ogni informazione possibile e per cercarle occorre rivolgersi ad Enti locali, Comuni, Province e Regioni inoltre occorre:

• fare richiesta di attribuzione della Partita IVA

• effettuare l’iscrizione INAIL per l’assicurazione obbligatoria contro infortuni sul lavoro e malattie professionali

• effettuare l’iscrizione alla Cassa Nazionale di Previdenza dei dottori commercialisti per la gestione di contributi e prestazioni previdenziali.